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Lavoro: perché oggi conviene puntare sulle competenze digitali

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di Redazione

Il mercato del lavoro, per sua natura, è soggetto a continui cambiamenti, ma ciò che sta accadendo in questi ultimi anni rappresenta un’evoluzione decisamente più complessa e rapida del solito. Lo sviluppo di nuove tecnologie dirompenti ha infatti portato a grosse novità per ciò che riguarda l’incontro tra le richieste delle aziende e le abilità messe a disposizione dai dipendenti: in particolare, le competenze digitali rappresentano oggi una risorsa fondamentale, tanto per le imprese quanto per i lavoratori. Secondo recenti studi, infatti, oltre il 90% delle offerte di lavoro richiede almeno competenze digitali di base, ma un preoccupante 32% della popolazione non le possiede ancora, creando uno squilibrio che pone l’accento sulla necessità di investire in formazione e aggiornamento, offrendo opportunità concrete per chi sceglie di sviluppare abilità tecnologiche e digitali.

 

Dal marketing ai big data, cresce la richiesta di specialisti digitali

Con la crescente diffusione della digitalizzazione in tutti i settori economici, le aziende non solo stanno digitalizzando i propri processi interni, ma cercano anche figure professionali capaci di gestire strumenti complessi come piattaforme di marketing digitale, gestione dei dati, automazione e intelligenza artificiale. Chi riesce a padroneggiare queste tecnologie può, di conseguenza, accedere a settori innovativi e ben remunerati, rendendo essenziale per ogni lavoratore tenersi al passo con il progresso tecnologico.

Il mercato del lavoro si sta evolvendo sì rapidamente, ma non più solo nei settori tecnologici tradizionali. Oggi, infatti, qualsiasi azienda, anche la più radicata nel territorio, ha bisogno di competenze digitali per promuoversi, gestire relazioni con i clienti e ottimizzare i processi produttivi. Siamo di fronte a un’evoluzione che richiede una forte capacità di adattamento da parte dei professionisti, che devono saper utilizzare strumenti come software di gestione aziendale, piattaforme di social media marketing e analisi dei dati.

Le competenze digitali più ricercate

Non è solo una questione di “soft skill” digitali: anche le competenze tecniche sono sempre più richieste. Per esempio, il data analysis e l’intelligenza artificiale stanno trasformando il modo in cui le imprese operano e prendono decisioni strategiche, così come, allo stesso tempo, la cybersecurity è diventata una priorità per proteggere i dati sensibili e garantire la continuità operativa delle aziende.

La possibilità di lavorare in remoto, una pratica ormai consolidata, ha ampliato ulteriormente l’importanza delle skill digitali. Il trend degli ultimi anni ha dimostrato che il lavoro a distanza non è solo possibile, ma spesso preferibile e questa tendenza ha aperto le porte a un nuovo concetto di mobilità professionale, dove i confini geografici non rappresentano più un limite per l’accesso a opportunità lavorative, come dimostrano piattaforme globali di collaborazione e networking.

Pensiamo, per esempio, al settore del gaming e dell’intrattenimento digitale, che oggi rappresenta uno degli ambiti dove la richiesta di competenze digitali è in particolare espansione. Le società che offrono servizi legati ai contenuti audiovisivi o al mondo dei casino e delle slot online, come Netflix o PokerStars Casino, sono costantemente alla ricerca di esperti di sviluppo software, marketing e gestione dati per garantire esperienze utente sempre più coinvolgenti e sicure, possibili grazie a soluzioni digitali in grado di creare ambiente di gioco sicuro e affidabile.

Secondo un’analisi condotta dalla Commissione Europea, l’Europa deve dunque affrontare una duplice sfida: da un lato, colmare il divario digitale tra chi possiede competenze avanzate e chi ne è privo; dall’altro, preparare i lavoratori alle professioni del futuro, che saranno sempre più legate a tecnologie emergenti come la robotica, l’intelligenza artificiale e l’internet delle cose (IoT).

 

La situazione italiana

Anche in Italia, il gap di competenze digitali è evidente e iniziative come quelle promosse dalle istituzioni e da altre piattaforme di formazione e consulenza sono fondamentali per preparare i lavoratori a questo cambiamento. Oltre ai corsi online e alle sessioni formative, le stesse aziende stanno investendo in workshop e programmi di aggiornamento continui per il proprio personale, consapevoli che solo attraverso la formazione sarà possibile rimanere competitivi in un mercato in rapida evoluzione.

D’altronde le previsioni non sono ottimistiche: per il 2026, infatti, secondo un recente studio si rischia di avere nel nostro Paese una carenza di 2,1 milioni di lavoratori, un buco non semplice da colmare se si considera che siamo ultimi in Europa come numero di iscritti a corsi di laurea in ambito ICT.

Puntare sulle competenze digitali oggi rappresenta però una strategia vincente per accedere a nuove opportunità di lavoro, aumentare la propria competitività e affrontare con successo le sfide del futuro. L’innovazione non si ferma e il mondo del lavoro richiede sempre più figure professionali capaci di affrontare le sfide della trasformazione digitale, per questo, investire nella propria formazione e sviluppo professionale in questo ambito non è solo una scelta consigliata, ma una necessità per chi vuole crescere in un mercato sempre più globalizzato e interconnesso.

 

 

(8 ottobre 2024)

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