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Mai tanta occupazione dai tempi di Garibaldi, o di quando si è tutta una modestia

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di Giovanna Di Rosa

Dopo tanto silenzio si sentiva la necessità di una dichiarazione col botto e naturalmente la presidente del Consiglio che è anche un po’ vostra madre, di fronte alle telecamere di Rete 4 non c’ha fatto mancare il coup de théatre – necessario vista la polemica sulla questione Sangiuliano e augusta collaboratrice, silenziata a suon di numerologia.

Mentre s’era tutto un vanto, giustificatissimo, sui dati di crescita dell’Italia che “cresce di più dell’eurozona, cresce più di Francia e Germania”, dati che se fossero anche veri sarebbero davvero importanti (e mica si pensa che non lo siano) si è pensato bene di sciorinare altri dati “importanti”: perché, sono le parole della presidente del Consiglio, Signora mia, “c’è il tasso più basso di disoccupazione dal 2008 e il più alto tasso di occupazione da quando Garibaldi ha unificato l’Italia”.

Non è certo da quale data base i dati sull’occupazione ai tempi di Garibaldi arrivino, ma è tanta e tale la felicità di avere una presidente del Consiglio che li conosce così a menadito da poterli citare al coltissimo pubblico di Rete 4 mentre “crescono i contratti a tempo indeterminato e diminuisce la precarietà”, che non sarebbe possibile contestarli. Nemmeno se si potessero consultare con un semplice click. Una presidente un trionfo.

Spigolature: l’Istat, è un dettaglio, è nato 98 anni fa e prima erano disponibili i dati del censimento ed è sì possibile arrivare fino ai dati relativi al Garibaldi che comanda nel post 1861, quando l’Italia contava circa 26,3 milioni di persone delle quali gli occupati erano circa il 70,6% (un 16 milioni, diciamo) distribuiti tra uomini occupati per circa l’80% e donne occupate per circa il 52%.

Il dettaglio rilevante è che la percentuale di occupati si calcolava, coi mezzi di allora, a partire dall’età di 10 anni esperimento che dubitiamo questo paese voglia ripetere.

Per chiudere, mica per pontificare, va detto che le serie storiche targate Istat con cui ci confrontiamo per generalmente evitare di esprimerci a braccio o ad uso telecamere, sono quelle dal 1977 in poi (quelle di prima avevano modalità diverse e non fanno statistica, perché non confrontabili nemmeno nella metodologia): con tutto il rispetto per per le conoscenze di Storia del Lavoro della presidente Meloni. Nel frattempo FdI sfreccia oltre il 30% nel sondaggio settimanale SWG per La7.

 

 

(3 settembre 2024)

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