Un thè dalla nuova regina d’Europa, Bocchino docet, e un colloquio di una novantina di minuti, forse centoventi, con Gennaro Sangiuliano a sciorinare la lista della non-spesa alla presidente del Consiglio, che è poi la non-rendicontazione dei viaggi effettuati dalla sua non-collaboratrice per la quale non si è mosso “mai un euro del ministero, neanche per un caffè” è quella che il ministro chiama la mia verità, “è stato impiegato per viaggi e soggiorni della dottoressa Maria Rosaria Boccia che, rispetto all’organizzazione del G7 Cultura, non ha mai avuto accesso a documenti di natura riservata”.
Ma lei aveva detto altro. Lei, Boccia, aveva rilanciato: “Io non ho mai pagato nulla, mi è sempre stato detto che il ministero rimborsava le spese dei consiglieri tanto che tutti i viaggi sono sempre stati organizzati dal Capo segreteria del ministro”. Guarda dove si infiltrano tutti ‘sti pericolosi comunisti….
Va detto che della liason possibile (di qualunque natura possa essere, professionale o no) tra Sangiuliano Gennaro possibile candidato alla Regione Campagna, dicono le malelingue, e Donna Maria Rosaria Boccia o delle consulenze possibili non ce ne può fregar di meno, certo sarebbe una questione che il governo dovrebbe guardare bene – non necessariamente per le grida “Dimissioni!” dell’opposizione – ma perché con i collaboratori del “siamo sicuri che la nomina non ci sia mai stata? A me la voce che chiedeva di strappare la nomina sembrava femminile… La riascoltiamo insieme?” bisognerebbe andarci cauti perché se a pensar male si fa peccato difficilmente ci si sbaglia. Ma non solo per questo.
Risuona dunque nuovamente quello svergognato “in questi mesi io non ho mai pagato nulla: i viaggi li organizzava la segreteria del ministro” che a un adepto della verità, a un governo graniticamente chiaro come quello in carica, fa male. Poi c’è quella pagina Instagram mascalzoncella che dice cose senza dirle e non dice cose pur dicendole. E tutto così squisitamente italiano, come si fa a non appassionarsi?
Poi, a In Onda, il messaggio dell’albergo che conferma che la prenotazione (anche per la Dott.ssa Boccia) è arrivata direttamente dal Ministero. Poi due ore da Meloni. E neanche un thè…
(3 settembre 2024)
©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata