Dovevano essere le 19.12 da La Spezia verso Livorno, poi sono diventate le 19.25 o giù di lì. Il mio biglietto, conservato, recita carrozza 3 posto 1C, e il treno si ferma essendo la porta della carrozza 5 alla mia altezza, dunque ritengo di salire da quella non appena si aprirà. Un addetto mi dice in modo (s)garbato che per salire devo recarmi alla porta della carrozza 3. Rispondo: “Perché è vietato salire dalla 5 e camminare verso la 3 una volta dentro?“. E tanto basta. L’uomo , l’ometto, comincia a dare in escandescenze gridandomi in faccia, e sbracciandosi, che devo fare come dice lui perché mi ha “usato una gentilezza dandomi un’informazione” – che non gli ho chiesto, ndr – e che l’entrata della carrozza 3 e più in basso e quindi deve andare là. Siccome nulla mi disturba più di chi dice “lei deve” sottintendendo “perché lo dico io”, chiedo di nuovo, garbatamente, chi è che decide da qualche porta io salga su un treno, lui? L’Otello pianta altre grida e quindi domand gentilmente, sono il principe del garbo, cosa può contestarmi dal punto di vista dei regolamenti dato che il mio biglietto è in regola e non ho contezza di articoli o codicilli che indichino/obblighino il passeggero a salire dalla porta che gli indica un addetto – peraltro stipendiato anche con i miei denari, giusto per ricordarlo.
Tanto basta. L’uomo, l’ometto, diventa paonazzo e riprende a gridare come un ossesso: “Vada! Vada!” e io rispondo, calmissimo. “No signore. Non vado. Entro da qui e raggiungo il mio posto”. Sopraggiunge la sua collega: “Cosa succede qui?”. Rispondo: “Il signore è nervoso”. Avverto da lontano un querulo “Impossibile è sempre calmissimo”, ma sono già dentro, dall’entrata che io ho scelto, e vado oltre. Perché dovete sapere che di gente che faccia rispettare, a suo piacimento e per il suo orgasmo, regole inesistenti ha bisogno questo paese e non di professionisti che sappiano fare il loro lavoro e possibilmente lo facciano in italiano e con buona educazione.
E tutto sommato, anche grazie a questo episodio, è stata una domenica esilarante. Verso sera di più, ma è un dettaglio. E poi ci si chiede da dove nascano i bulletti.
(24 giugno 2024)
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