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HomeLorenza Morello c'è"Del premierato e di chi sta sulle barricate", #lorenzamorellocè

“Del premierato e di chi sta sulle barricate”, #lorenzamorellocè

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Di “premierato” si fa un gran parlare ma, come troppo spesso ormai accade, non si va mai al cuore della questione. Cerchiamo allora di fare una sintetica analisi del tema.

Attualmente in Italia è il Presidente della Repubblica che nomina il Presidente del Consiglio dei ministri e, su sua proposta, i ministri. Il governo quindi deve ricevere la fiducia di entrambe le Camere del Parlamento italiano.
Con la riforma per l’elezione diretta del Presidente del Consiglio (il cosiddetto “premierato”, appunto) l’articolo 5, cuore del provvedimento introduce il principio dell’elezione diretta del Presidente del Consiglio, che resta al potere per cinque anni grazie a un sistema elettorale che “garantisce” la maggioranza dei seggi in Parlamento e che non può essere rieletto dopo due mandati consecutivi.
Con il premierato, l’elezione diretta del presidente del Consiglio deve coniugarsi con una legge elettorale coerente, che possa garantire al capo del governo una maggioranza stabile e alla coalizione vincitrice un numero di seggi alla Camera e al Senato sufficienti per formare un governo. Prototipo del premierato è il modello Westminster, ossia il sistema parlamentare e di governo vigente nel Regno Unito, dove si è affermato, nel corso dei secoli, soprattutto per via consuetudinaria.
Dato questo breve quadro d’insieme che ci pare doveroso vista la scarsa conoscenza di questi temi da parte dei più (complice anche una scuola che non ha più l’educazione civica tra le materie portante per la formazione dei nostri ragazzi, che così diventano adulti scevri delle competenze necessarie per essere soggetti consapevoli e attivi delle dinamiche democratiche -sempre ammesso che ancora esistano-) ci soffermiamo ora sulla polemica scatenata dai 180 costituzionalisti che hanno firmato un appello contro il premierato, seguendo le intenzioni della senatrice Liliana Segre (primo della fila l’ex presidente Mario Monti).

Essendo palesemente una posizione non da garanti della Costituzione ma da barricaderi, viene da chiedersi se lor signori si sono mai accorti che anche la legge elettorale è anticostituzionale (l’ex presidente Napolitano rimase in carica proprio invocando questa riforma ad oggi ancora da farsi), chissà se gli emeriti costituzionalisti sanno che anche obbligare la gente a subire delle pratiche mediche è anticostituzionale, che entrare nei conti dei privati con il prelievo forzoso o comunque senza un giusto processo è anticostituzionale… E si potrebbe andare avanti molto.

In sintesi: negli ultimi decenni la costituzione è stata violata proprio dai suoi garanti, forse oggi il premierato può essere l’unico sistema per restituire un po’ di sovranità al popolo. E, comunque, ogni tanto bisogna aprire il recinto per far prendere aria ai costituzionalisti di casa PD.

 

 

(20 giugno 2024)

©gaiaitalia.com 2024 – diritti riservati, riproduzione vietata

 





 

 

 

 

 

 

 



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