di Claudio Desirò
Come ogni volta che la guida del nostro Paese è affidata ad un Esecutivo di Centrodestra, dall’opposizione parte la sequela di accuse e lamenti riguardanti presunte “occupazioni” della televisione pubblica, e dei media in genere, da parte della maggioranza parlamentare e degli esponenti di Governo.
Lamenti ed accuse, spesso fantasiose, che cercano di oscurare ciò che accadeva ed è accaduto durante le legislature che vedevano al potere esecutivi di colore diverso: forse, a Schlein, Conte e compagni vari, andrebbe ricordato che negli anni di Governo del centrosinistra, la guida della Rai era espressione della maggioranza di allora, come lo è adesso, della maggioranza attuale.
Si chiama lottizzazione, giusta o sbagliata che sia, che prende origine dal controllo pubblico e politico dei canali radiotelevisivi pubblici, appunto, e che è stata sfruttata da qualunque Esecutivo abbia governato il nostro Paese.
Forse, invece di lanciare strali ed invettive contro presunte derive illiberali, presenti solo nelle fantasie di chi le denuncia e nelle menti degli esagitati tifosi che imperversano nelle loro basi elettorali, sarebbe tempo di approcciarsi ai temi reali che dovrebbero essere il focus del dibattito a meno di un mese dall’appuntamento elettorale.
Invece, ancora una volta, la povertà di contenuti e l’assenza di idee vengono evidenziate da polemiche strumentali, utilizzate ad arte per fomentare le folle, nascondendo il vuoto pneumatico di proposte. Ed il PD sardin-grillino, ancora una volta, si distingue con i suoi manifesti di propaganda per le europee, in cui parla di Sistema Sanitario Nazionale, come se questo ed il Parlamento Europeo avessero una ben che minima correlazione.
(17 maggio 2024)
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