di Daniele Santi
Decine di migliaia di persone hanno manifestato in piazza Kossuth, davanti al Parlamento di Budapest, rispondendo all’appello di Peter Magyar, avvocato 43enne, stella nascente dell’opposizione democratica al governo ungherese, democraticraticamente eletto e che a suon di cambiamenti costituzionali si è trasformato in un’autarchia della peggior specie alla quale Meloni si ispira per quelle che chiama riforme.
Peter Magyar al quale si augura vivamente una vita lunga e felice, ha dato vita al grido di “rimettere il potere al popolo. Ungheresi, in piedi. Non abbiate paura!” a una delle più imponenti manifestazioni alla democratura di Viktor Orbán, chiedendone le dimissioni. Magyar ha annunciato la fondazione di un movimento, che si chiamerà “Sii tu il cambiamento!”, e di un nuovo partito che si presenterà alle elezioni europee di giugno. Lo scrive Rainews che cita il sito di Bloomberg. La notizia è ripresa da altri media internazionali.
Ci si augura, ma si è ben lontani dal pensarlo sul serio, che Magyar abbia maggior fortuna di tanti altri oppositori, non necessariamente ungheresi.
Magyar è un avvocato, anche ex diplomatico, entrato in scena dopo le dimissioni, rassegnate a febbraio, di due alleati-chiave del premier, tra cui l’ex moglie dello stesso Magyar, l’ex ministra della Giustizia Judit Varga. Nel duello politico-privato esposte sui media sono usciti numerosi casi di corruzione, grazie ai quali Magyar si è imposto all’attenzione dell’opinione pubblica. Scrive Rainews che la settimana scorsa Magyar aveva presentato alla procura una registrazione audio dell’ex moglie che, a suo dire, proverebbe manipolazioni da parte del governo negli atti di un processo per corruzione a carico di un ex sottosegretario, vice di Varga.
La manifestazione in piazza Kossuth, davanti al Parlamento di Budapest.
(7 aprile 2024)
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