Medici Senza Frontiere (MSF) condanna fermamente l’attacco missilistico che ha colpito il suo ufficio a Pokrovsk, nella regione di Donetsk, in Ucraina, oggi intorno alle 3:15 circa. L’edificio è stato completamente distrutto e cinque persone sono rimaste ferite, tra cui il responsabile per la sicurezza di MSF che ha sospeso temporaneamente le sue attività medico-umanitarie nella regione di Donetsk, ad eccezione del suo servizio di ambulanze e del supporto alle cure di emergenza.
“Questo atto di violenza contro un’organizzazione umanitaria non è una fatalità” afferma Vincenzo Porpiglia, coordinatore per l’emergenza di MSF in Ucraina. “Gli attacchi a qualsiasi struttura in cui lavora il personale umanitario non solo mettono a rischio la sicurezza degli operatori, ma ostacolano anche la fornitura di cure salvavita a chi ne ha bisogno”.
Eduard Marchenko, responsabile per la sicurezza per MSF, si trovava all’interno dell’ufficio al momento dell’attacco ed è rimasto ferito. “L’esplosione mi ha prima sollevato e poi scaraventato a terra come un’onda” racconta Marchenko a cui è stata diagnosticata una lesione al cranio. È stato curato e si sta riprendendo. Quattro persone che si trovavano nei pressi dell’edificio al momento dell’attacco hanno riportato ferite, tra cui un ragazzo di 14 anni. Hanno ricevuto assistenza medica e non hanno avuto bisogno di essere ricoverati.
MSF fornisce assistenza medica nella regione di Donetsk dal 2015. Con l’intensificarsi della guerra, l’intervento di MSF si è ampliato anche alle aree vicine alla linea del fronte. MSF sta fornendo assistenza medica e supporto psicologico attraverso le cliniche mobili che servono oltre 100 luoghi dove l’accesso alle strutture mediche è ostacolato dal perdurare delle ostilità e dalla carenza di operatori sanitari. Il ministero della salute conta sul supporto di MSF per le evacuazioni mediche, gestite con 15 ambulanze nel Donetsk e in altre regioni che si attivano quando ci sono vittime di bombardamenti.
Nell’ufficio MSF a Pokrovsk c’era anche la farmacia e il centro logistico per le attrezzature oltre che le auto. Questo dopo due attacchi nel novembre 2023 contro gli ospedali sostenuti da MSF a Kherson e Selydove, che hanno provocato morti e feriti. MSF rimane impegnata a fornire assistenza medica salvavita in diverse aree dell’Ucraina, comprese le regioni di Kherson, Cherkasy e Vinnynsia, ma chiede che le sue operazioni possano essere svolte in modo sicuro ed efficace.
(6 aprile 2024)
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