Truffa ai danni dello Stato è l’accusa rivolta all’augusto pargolo Riccardo Bossi, di tal Umberto di professione celodurista padano e padre biologico del suo primogenito che secondo gli inquirenti tra il 2020 e il 2023 ha incassato indebitamente il reddito di cittadinanza.
L’avviso di conclusione delle indagini, scrive Repubblica, è del pubblico ministero della Procura di Busto Arsizio (Varese) Nadia Alessandra Calcaterra che secondo il quotidiano si prepara a chiedere il rinvio a giudizio. Riccardo Bossi, con altri guai con la giustizia alle spalle, assistito dall’avvocato Federico Magnante, si è avvalso della facoltà di non rispondere e avrà 20 giorni di tempo per chiedere di essere ascoltato e depositare eventualmente le sue memorie difensive.
Scrive ancora Repubblica che il reddito di cittadinanza percepito sarebbe dovuto servire a Riccardo Bossi per pagare l’affitto di un’appartamento dal quale era già stato sfrattato perché moroso.
(8 marzo 2024)
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