Il ministro delle Infrastrutture visita “ponti” perché “è il suo lavoro”: è visibilmente irritato il leader della Lega in caduta libera nei sondaggi, quella Lega che “non ha mai avuto accordi con il partito di Putin” – sono parole di Crippa che parla fumosamente di un accordo del 2018 (era il 2017) che “dopo sei anni…” dimenticandosi che l’accordo che pubblichiamo qui, si autorinnova se non viene disdetto sei mesi prima. E prova della rottura di questo accordo nei tempi previsti non ce ne sono. Almeno non pubblicamente, ma nemmeno l’accordo era pubblico.
Salvini naturalmente è nervoso: perché la sua Lega precipita nei sondaggi e le elezioni in Sardegna, dopo lo scandalo Solinas e i beni sequestrati, potrebbero essere un momento che testimonia che il baratro per Salvini è vicino. In ultima battuta la premier Meloni dimostra nei fatti che almeno fino a dopo le elezioni sarde delle questioni leghiste sul terzo mandato se ne frega. E’ la granitica unità della destra. E l’insopportabile attacco di isterismo di Salvini che fatica a controllare le emozioni anche quando dice: “Buon lavoro” al giornalista de La7 che gli pone educatamente domande da giornalista.
Raccontiamo di ciò che è accaduto in diretta a Tagadà su La7 poco dopo le 15 del 22 febbraio.
(22 febbraio 2024)
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