Quando si allestiscono gli interni di uffici e studi professionali, si tende sempre di più a puntare sull’unicità dei dettagli e sui particolari capaci di contribuire alla narrazione della storia aziendale. Sotto a questo cappello è possibile includere le bandiere, sempre più richieste – e a dimostrarlo ci pensano i fatturati in crescita di e-commerce che, come IdeaBandiere, si occupano della loro produzione e vendita – come accessori per arredare.
Nel momento in cui si decide di acquistarne una per il proprio ufficio o studio professionale, magari per puntare sullo storytelling aziendale e narrare fasi, come partnership internazionali che l’hanno segnata, è naturale farsi domande in merito ai significati – e ai numeri – dei simboli che compaiono sui vessilli. Il più comune è la stella, che possiamo trovare, su 198 Paesi riconosciuti dall’ONU, su ben 61 bandiere.
Cambia ovviamente il significato. Notissimo è quello delle stelle sulla bandiera USA, che simboleggiano gli Stati dell’Unione. Meno, spesso, quelle del simbolo presente sulla bandiera di Paesi come il Cile e Cuba. In entrambi i casi, la stella indica l’unitarietà della Repubblica.
Decisamente più poetico, invece, è il significato della stella che vediamo brillare sulla bandiera del Togo e che, con il suo candore, indica la speranza.
Il secondo simbolo più comune sulle bandiere dei Paesi del mondo sono gli scudi reali. Li troviamo, sempre considerando i Paesi ONU, su ben 27 vessilli. Il più celebre è quello della Spagna, bandiera dove campeggia uno scudo reale diviso in quattro parti, ciascuna delle quali indica uno dei regni che, nel XV secolo, si unirono per formare la Spagna moderna.
Terzo posto in classifica per la croce, che possiamo ammirare su vessilli come quello del Regno Unito, della Svezia e della Svizzera, giusto per citare alcuni Paesi.
Tra questi spicca la Danimarca, la cui bandiera è la più antica del mondo ed è associata a una suggestiva leggenda. Secondo la tradizione, il vessillo sarebbe caduto dal cielo nel 1219 sul campo di battaglia di Lyndanisse, vicino a Tallinn. In quell’occasione, gli estoni attaccarono la suddetta roccaforte danese, con non pochi sforzi da parte dei danesi per respingerli. Per propiziare la vittoria, il vescovo della città danese di Lund, Anders Sunesen, alzò le mani al cielo, attorniato dai difensori della roccaforte.
Preso dalla stanchezza, abbassò le mani e, nel momento in cui gli estoni erano sul punto di vincere, dal cielo cadde una bandiera con una croce e, a seguito di questo miracolo, i danesi uscirono vincitori.
(31 gennaio 2024)
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