di Daniele Santi
In riferimento al tristissimo caso Pozzolo i cui contorni sono tristemente noti, nel riferire di avere deferito Pozzolo da Vercelli agli organi deputati di FdI e di averne proposto la sospensione, in risposta a una precisa domanda di Fanpage che chiedeva lumi sulla dirigenza di FdI ritenuta spesso, e secondo noi a ragione, non all’altezza né della leader né delle istituzioni che questa dirigenza pretende di rappresentare, la presidente del Consiglio è stata tranchant.
“Data la responsabilità con cui affronto questo lavoro, mi aspetto altrettanta responsabilità da chi lavora con me”: sguardo e tono lasciavano poco spazio ai dubbi, così come la determinazione che traspariva dalle sue parole. Se abbiamo assistito a un improvviso risveglio di Meloni rispetto alle scorribande di troppi dei suoi che non devono avere capito quanto sia chiaro il disegno della loro premier (condivisibile o no) è presto per dirlo, ma il tempo parlerà per lei (e per noi).
Così nel decretare la morte politica di Pozzolo (a meno di soccorsi salviniani sempre possibili) Meloni ha lanciato un chiarissimo avvertimento ai suoi. Per chi abbia voluto sentirlo. Se c’è coerenza tra ciò che dice e ciò che farà basterà aspettare le liste per le prossime elezioni europee di giugno.
(4 gennaio 2024)
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