“Ciao Giorgia, sono sempre io, Andrea. Lo so che non ti piacciono tanto i vocali, però avevo voglia di sentire la tua voce. Siccome non mi hai risposto, intanto ti mando un vocale, così magari poi con calma, senza stress, mi rispondi. Ieri, non so se hai visto, sono venuto ad Atreju. A un certo punto ho visto Arianna e l’ho pure salutata, però tu continui a non rispondermi, secondo me perché non mi hai visto, perché lo so che sei una persona gentile. Te l’ho anche scritto nel messaggio di ieri: “Tanto gentile e tanto onesta pare”. Tra l’altro, a proposito di questo, non vorrei che non mi hai risposto perché hai frainteso il messaggio. No, perché siccome l’ho letto a un po’ di camerati e Guido Crosetto mi fa: “Tu sei un cretino: “Tanto gentile e tanto onesta pare”, sembra che stai dicendo che sembra gentile, mentre invece…”.
“Giorgia, io te lo giuro sul busto del Duce di La Russa: non intendevo dirti questo. Cioè, mi sento male se l’hai letto così. Lo sai quanto ti rispetto: io ti porto sul palmo della mano, lo puoi chiedere a tutti ad Atreju: che tu mi togli il saluto per un messaggio scritto male, forse, però assolutamente in buona fede, ecco, su questo non ci sto. Perché io ti voglio bene, Giorgia. E sono sicuro che anche tu mi vuoi bene, perché io certe cose le sento, Giorgia. Io, sotto sotto, lo so che ti piaccio ancora, però tu non me lo vuoi dire, perché non ti vuoi sbilanciare, allora non mi saluti, mi ghosti, poi ti debbo mandare un audio di 10 minuti, tu magari neanche lo ascolti, oppure lo ascolti velocizzato, perché lo so, Giorgia, che tu stai ascoltando questo messaggio al doppio della velocità”.
“E allora parlo piano, Giorgia: io ti amo, tu sei la mia vita. Per piacere, anche solo per educazione, ti prego, salutami: non ti sto chiedendo tanto. Se ti mando un messaggio, anche se non ti interesso più, che male c’è a rispondermi, anche solo per dirmi: “Grazie per il pensiero”? Non merito neanche questo? Ti faccio così schifo? Non lo so…”.
“Scusa per il messaggio lungo, ma avevo bisogno di confrontarmi un po’ con te. Giorgia, veramente: per me possiamo anche rimanere amici, però non deve mancare il rispetto, perché io sto scrivendo una cosa importante per te, Giorgia, che tu neanche t’immagini, perché se c’è una cosa a cui tengo nella vita…”. Stop.
(16 dicembre 2023)
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