di P.M.M.
In occasione del “75° anniversario dell’approvazione da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha ribadito “l’importanza di quel documento” che consiste “nell’anteporre all’esercizio del potere l’inalienabile dignità inerente alla persona”. Così Mattarella ha aperto il suo discorso in occasione della celebrazione del 10 dicembre.
Per il presidente della Repubblica la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani ha “ha consentito di costruire un’architettura internazionale improntata al rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali di ogni essere umano”, lo scrive l’Adnkronos. “L’Italia”, ha proseguito il Capo dello Stato, “aderisce con sentita partecipazione alla campagna di celebrazione promossa dall’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani” soprattutto in una situazione contemporanea “caratterizzata da violazioni gravi e sistematiche dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario che offendono la coscienza delle donne e degli uomini del Pianeta”.
“Alla luce delle sfide che caratterizzano il nostro tempo” ha concluso Mattarella, “abbiamo il dovere di ribadire con rinnovata determinazione principi che – indipendentemente dai contesti politici, economici o culturali – rappresentano per tutti un obbligo morale e un presidio di civiltà” e che, chiude il presidente della Repubblica “Senza diritti umani – universali e interdipendenti – non esistono né libertà né giustizia, né pace duratura né sviluppo sostenibile“.
(11 dicembre 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata