di Mirko Saporita
Quest’oggi i rappresentanti di dieci diverse associazioni nazionali si sono riuniti per una conferenza stampa online a ridosso della data del primo dicembre: giornata mondiale per la lotta all’Hiv. Con questa giornata si vuole ribadire come la prevenzione e la tempestività possano essere determinanti nel trattamento dell’infezione virale e come sia ancora necessario combattere lo stigma culturale che l’Italia trascina rovinosamente dagli anni ottanta, basti pensare al rovinoso trattamento della tematica HIV espresso dal discutibile spot dell’alone viola trasmesso in quegli anni.
Fra le voci presenti alla conferenza, la prima ad aver preso inizialmente la parola è Giusi Giupponi per Lila onlus, la quale ha portato senza indugi all’attenzione dei presenti il dato dei circa 2000 nuovi casi di positività all’HIV registrati nel 2022, numero approssimato sulla base dei dati raccolti da parte del Centro Operativo Aids (COA). Si parlerebbe dunque di circa cinque nuovi casi al giorno, dato che merita considerazione. Il COA conferma che nel 84% dei casi i diagnosticati positivi sono persone over 50, percentuale che è stato possibile frazionare da parte degli esperti del centro ancora una volta in un ben interessante 43% coloro i quali hanno avuto rapporti etero, e un 41% avente avuto rapporti fra uomini. Questo frazionamento dimostra come l’HIV sia un pericolo riguardante tutta la cittadinanza italiana e non solo la comunità omosessuale.
La cifra riportata dal Centro Operativo Aids presenta però un problema non indifferente: a detta della Vice presidente ANLAIDS Valeria Calvino, l’informativa su tale cifra non potrà avere il grado di gravità che le spetta fintanto che non vi sarà affiancato il numero dei test totale effettuati a livello nazionale. La mancanza di comunicazione fra i sistemi sanitari regionali e i diversi parametri di riferimento presi in considerazione da questi non permette di fornire una cifra neanche approssimativa e ciò rallenta considerevolmente il coinvolgimento dell’opinione pubblica.
Con l’intento di sensibilizzare il cittadino medio, continua Nicoletta Frattini per Asa Milano, Anlaids Ets, Arcigay Aps, C.I.C.A, Circolo Di Cultura Omosessuale Mario Mieli, Lila Onlus, Milano Check Point Ets, Nadir Ets, Nps Italia Aps, Plus Aps hanno dato vita alla campagna U=U impossibile sbagliare. Le due U espresse nella formula significano rispettivamente “undetectable e untransmittable”, stando ad indicare che la terapia già disponibile dal 2016 permette di raggiungere una carica virale talmente esigua nel sangue del portatore positivo da rendere l’infezione intrasmissibile e consentire addirittura la possibilità di scegliere se usare protezioni durante l’atto sessuale.
Tutte le informazioni riguardanti la campagna U=U e la lotta all’HIV sono disponibili nei canali Instagram e Facebook delle dieci associazioni e sul sito www.impossibilesbagliare.it, ogni condivisione può fare la differenza nella vita di una persona e proteggerla da un trauma non solo fisico ma anche psicologico.
(29 novembre 2023)
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