Secondo informazioni dell’esercito israeliano a Gaza i carri armati dell’Idf sarebbero arrivati in via Saleh al-Din prendendo così il controllo delle autostrade che separano il Nord e il Sud della Striscia, alla periferia di Gaza City. L’affondo di Netanyahu, sempre più solo, non soltanto sul fronte estero, ha certamente determinato il controllo di oltre la metà della Striscia, lasciando però sul terreno oltre 8mila vittime. Lo scrive il quotidiano Haaretz.com.
Nel frattempo Khaled Meshal, leader di Hamas, ha affermato che la Russia avrebbe tratto vantaggio dell’attacco dei miliziani contro Israele, in quanto questo sarebbe servito a Mosca per alleggerire la pressione degli Stati Uniti a proposito della guerra in Ucraina, come riportato da Repubblica. E mentre dall’Idf partono annunci di un’imminente ulteriore escalation delle operazioni di terra, l’Iran rende noto di avere ricevuto “promesse positive” da parte di Hamas circa la possibile liberazione degli ostaggi che non hanno nazionalità israeliana. Siamo allo sciacallaggio più puro. Da una parte e dell’altrae sembra risultare sempre più chiaro chi governa Hamas e da dove. E tutto diventa sempre più pericoloso.
L’emittente Al Jazeera denuncia dalla sua home page che un suo inviato in Israele sarebbe stato minacciato e obbligato dalle autorità israeliane a lasciare la sua casa.
(30 ottobre 2023)
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