Trecentomila soldati russi morti è la cifra spaventosa rivelata dallo stato maggiore delle Forze armate di Kiev a titolo di bilancio dei soldati russi uccisi in Ucraina dall’inizio del conflitto. Fa da contrappunto alla rivelazione il presidente pedina bielorusso Lukashenko, secondo il quale i due eserciti sarebbero “in una situazione di grave stallo”.
Incurante di ciò che succede nell’oggi, pur sapendolo perfettamente, Putin continua nel suo indottrinamento post-sovietico e osteggia con forza la cerimonia per commemorare le vittime del terrore staliniano, con misure denunciate dai servizi segreti britannici secondo i quali è stato vietato alle Università di parlare di trend politici negativi. Lo scrive Repubblica.
The frontline is more than simply a line on a map; it is people, resilience, readiness to fight, support each other, and help one another. I thank each of our warriors who are fighting, fighting for Ukraine.
Photo: Kostiantyn Liberov and Vlada Liberova pic.twitter.com/EScQFnfHn0
— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) October 29, 2023
(29 ottobre 2023)
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