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Partigiano no, evasore e corruttore si. E perché?

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di Marco Biondi

Commento una notizia fresca, di questi giorni, e ne richiamo altre, parecchie, che risalgono a qualche settimana fa. E allora comincio dalle vecchie.

Le amministrazioni di destra (smettiamola, per favore di scrivere centro-destra, di centro non hanno nulla) stanno facendo a gara dalla morte di Silvio Berlusconi, per intestargli qualsiasi cosa. Dai circoli di bocce a piazze, strade, e villaggi. Siamo in attesa di leggere la proposta di una Chiesa intitolata al martire Silvio Berlusconi, e poi il cerchio è chiuso. Molti hanno detto la loro sui funerali di Stato, che ha avuto, e sull’opportunità di ospitarne la lapide al “Famedio” (l’angolo cimiteriale che ospita i “grandi milanesi del passato”), per la quale forse la decisione è comunque già presa.

Al di là di quanto decideranno di fare, io mi limito a ricordare le “condanne” giudiziarie che ha ricevuto Berlusconi e anche le assoluzioni arrivate grazie alle leggi “ad personam”, dallo stesso generate e approvate – in Senato c’era anche il suo legale Ghedini, scomparso nel 2022- senza le quali non sarebbero certo bastati quei mesi di servizio sociale con i quali ha pagato il suo debito con la giustizia. Un tale trascorso, suggerirebbe almeno cautela nel proporre riconoscimenti postumi che lo possano accostare a grandi personaggi del passato italiano.

Ma la nuova notizia è quella che più mi ferisce. L’amministrazione di destra della città di Lucca, è contraria alla proposta di intestare una strada a Sandro Pertini, in quanto ex partigiano. E mi sembra immorale. Essere stato partigiano è un onore che ben poche persone possono vantare. I partigiani hanno contribuito alla liberazione del nostro paese da una dittatura feroce e stupida. Che poi fosse una dittatura di destra è persino poco significante. E alla lotta partigiana si richiama la nostra Costituzione, quella sulla quale anche gli amministratori della città di Lucca hanno giurato quando hanno giurato di fronte al consiglio comunale.

A questo punto, sorge spontanea la domanda; ma questi ci sono o ci fanno? Perché sembra perfino ridicola tale giustificazione per una decisione che appare solo e semplicemente politica. Un minimo di pudore, ad averlo, avrebbe suggerito un “non adesso, grazie. Pur essendo stato un partigiano e un grande Presidente della Repubblica, era anche un comunista e noi, la nostra amministrazione, preferirebbe rimandare nel tempo tale eventuale decisione”. Non sarebbe stato meno insultante secondo voi?

Queste amministrazioni di destra, che si concentrano su punti di principio perché non riescono a far parlare di sé per i risultati che portano, stanno riuscendo in uno solo obiettivo: quello di dimostrare la loro incapacità e inutilità. Ma visto che questo dovrebbe essere un obiettivo dell’opposizione, è lecito pensare che, forse non ci fanno. Forse, proprio, ci sono.

 

 

(21 ottobre 2023)

©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



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