Dopo l’attacco a sorpresa di tre giorni fa, lo sterminio di giovani al rave costato 250 morti e un numero imprecisato di ostaggi, cinquant’anni dopo la guerra di Yom Kippur, si è scatenata la reazione dello Stato ebraico contro la Striscia di Gaza. Nella striscia si è dato lo stop a cibo, acqua e luce, stop confermato dal ministro dell’Energia Katz, mentre la presidenza Netanyahu ha confermato a Blinken che ci sarà l’invasione di Gaza.
Nel frattempo sale il bilancio delle vittime. almeno 800 morti e 2mila 500 feriti – quasi 500 morti e 3mila feriti da parte palestinese, anche se questi numeri non danno la dimensione della tragedia che è molto più profonda. Trecentomila i riservisti richiamati da Israele, secondo fonti delle forze armate israeliane citate da numerose agenzie internazionali poco prima che partisse l’ordine di “assedio totale” della Striscia di Gaza dal ministro della Difesa Yoav Gallant e venisse interrotta l’erogazione dell’acqua.
(9 ottobre 2023)
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