“In questo momento le ambulanze non possono essere utilizzate perché vengono colpite dagli attacchi aerei” afferma Darwin Diaz, coordinatore medico di MSF a Gaza. Gli ospedali sono sovraffollati dai feriti e mancano farmaci, dispositivi medici e carburante per i generatori. MSF chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare la neutralità delle strutture mediche, dei veicoli e del personale sanitario.
A Gaza una delle sfide più grandi che il personale medico deve affrontare è la difficoltà di trasferimenti sicuri di pazienti presso le strutture sanitarie. “In questo momento le ambulanze non possono essere utilizzate perché vengono colpite dagli attacchi aerei” afferma Darwin Diaz, coordinatore medico di Medici Senza Frontiere (MSF) a Gaza. Medici Senza Frontiere chiede a tutte le parti in conflitto di rispettare la neutralità delle strutture mediche, dei veicoli e del personale sanitario.
“Le strutture sanitarie hanno bisogno di medicinali e attrezzature mediche a causa dei molti pazienti feriti” dichiara Ayman Al-Djaroucha, vice coordinatore di MSF a Gaza. “Gli ospedali sono sovraffollati, c’è carenza di farmaci e di dispositivi medici, manca anche il carburante per i generatori”. MSF sta donando medicinali e disposiviti sanitari alle strutture ospedaliere e da ieri, nel nord della striscia di Gaza, team MSF forniscono cure chirurgiche e di degenza presso l’ospedale di Al-Awda, dove la capacità di capienza è stata elevata ad un massimo di 26 posti letto, in vista dell’aumento dell’afflusso di feriti. “Ci prendiamo cura dei pazienti che vengono trasferiti da noi in condizioni stabili” dichiara Jean Pierre, responsabile delle attività mediche di MSF a Gaza. “Si tratta di persone con ferite da arma da fuoco e da schegge, che hanno colpito in modo casuale sia gli arti superiori che inferiori delle vittime”. Le autorità hanno riferito che al momento a Gaza ci sono oltre 2.200 feriti e più di 300 morti, tra cui 20 bambini. In Israele i morti sono oltre 600, i feriti più di 2.000.
(8 ottobre 2023)
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