Il ciclone che ha devastato la Libia si chiama Daniel, che è il nome di un profeta ebreo, dunque il ciclone è prova de l’attacco sionista alla mente e al pensiero. La dichiarazione è dell’uomo che ha sospeso le regolari elezioni in Tunisia, che spinge la sua popolazione all’odio contro gli africani subsahariani e che Giorgia Meloni ha scelto, con il naso che la contraddistingue per le alleanze speciali, come suo partner nel Mediterraneo per risolvere [sic] la questione migranti.
La dichiarazione delirante del leader tunisino racconta molto di quale sia il tipo di rivoluzione-involuzione alla quale Kais Saïed si ispira per riportare la Tunisia allo stato pre-Ben Ali, preparandola a una nuova guerra santa contro l’attacco sionista alla mente e al pensiero che derivano in un ciclone chiamato Daniel che ha devastato la Libia perché aveva il nome di un “profeta ebreo”. Sarebbe questo l’uomo che, secondo Meloni, dovrebbe ricevere 300milioni di euro in un paio di tranche per risanare i conti del suo paese.
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