di Giovanna Di Rosa
Siccome la stupidaggine dei cartelli obbligatori e multe e controlli e bla bla bla non ha sortito nessun effetto, perché è ben difficile calmierare i prezzi a suon di cartelli, soprattutto se avresti il potere politico per fare leggi che servano, ora al governo Meloni è venuta un’altra idea meravigliosa: il bonus benzina. Non più di 150 € (quanto fa la Sua auto con un litro, signora?) e solo ai poveri.
Quanto je piace a questo governo dividere il Paese in poveri e ricchi (o meglio: quanto je piace a questo governo dividere il paese e punto) è veramente impossibile da spiegare: perché loro, i signori di questa destra divisa tra il conservatorismo più bieco – e quando non hai soldi e vendi fumo devi conservare giocoforza – e quella che chiamano destra sociale [sic] di Alemanniana memoria (un successone) una delle poche cose che è in grado di fare è ricordarsi che ci sono i poveri ai quali elargire qualche elemosina. Non misure strutturali, ma elemosine. Tanto per ricordarvi che siete poveri. E non son funziona l’elemosina, l’anno dopo sono pronti a inventarsene un’altra. Geniali, nella loro inconcludenza, e perennemente divisi tra la propaganda fine a se stessa e la propaganda ad uso elettorale.
Dunque siamo nuovamente alle prese con la questione benzina: dopo il video meloniano che era tutto un’indignazione, con tanto di spot e sottotitoli, e le propagande salviniane; dopo i cartelli in autostrada che sono serviti esattamente come una moto di grossa cilindrata può servire a chi non sa andare in bicicletta, ecco una nuova idea meravigliosa. Che se abbiamo culo durerà un po’ di più della precedente (perché poi avere il bonus diventerà complicatissimo, con tutti i calcoli per capire se sei povero sul serio e proprio povero secondo la loro definizione di povero… La solita storia)….
(1 settembre 2023)
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