di Daniele Santi
Mattarella che dal Meeting di Rimini prende a sberle il Governo, mentre il governo si prende a schiaffi da solo e si prepara all’implosione, ha lasciato il segno come è nel suo stile. Meloni è muta; non dice una parola sul discorso di Mattarella con mezzo governo che si schiera con Vannacci – “Sulla diversità Mattarella dice ovvietà”, è l’aforisma regalato in nome del nuovo orgoglio vannacciano – ma si preoccupa di parlare della Puglia: “Ci tengo a ringraziare gli abitanti di Ceglie Messapica e tutti gli amici pugliesi per l’ospitalità di questi giorni. Ora al lavoro per ricostruire l’Italia”. Sarà il caldo.
Mattarella ha detto parole che pesano, a partire dall’alluvione in Emilia-Romagna: “Abbiamo incrinato e impoverito l’ambiente. Non si possono ignorare gli appelli dell’ONU attraverso le parole allarmate del suo Segretario Generale. Proprio qui, in Romagna (…) L’alluvione, ha lasciato ferite profonde. I cittadini della Romagna e i loro sindaci non vanno lasciati soli” e poi ha ricordato su cosa nasce l’Italia post-fascista. Ha ricordato l’importanza della solidarietà come “base della concordia sociale” ammonendo a “non resuscitare anacronistici nazionalismi”, facendo riferimento alle “etnie” come ricchezza (e non come hanno fatto certuni alla “razza” che sarebbe citata anche in Costituzione); incita a fermare la strage dei migranti tirando in ballo anche l’UE: “Servono ora strade diverse, un impegno concreto dell‘Ue”. Passaggi segnati da applausi scroscianti. Anche quando Mattarella dice: “È necessario rendersi conto che soltanto ingressi regolari, sostenibili, ma in numero adeguatamente ampio, sono lo strumento per stroncare il crudele traffico di esseri umani: la prospettiva e la speranza di venire, senza costi e sofferenze disumane, indurrebbe ad attendere turni di autorizzazione legale”. Poi la chiosa: “Quest’anno il Meeting ribadisce la sua ragione fondativa: ‘Meeting per l’amicizia fra i popoli’, come suona il suo nome per esteso. Ce n’è bisogno. Fate che speranza e amicizia corrano anche sulle vostre gambe. E si diffondano attraverso le vostre voci”.
Nel frattempo, sarà il caldo, mezzo governo era (è) ai piedi di Vannacci, e Meloni non diceva una parola sull’intervento di Mattarella preferendo parlare di sé, delle sue vacanze in Puglia, chiudendo con un ambiguo “Ora al lavoro per ricostruire l’Italia”, senza spiegare se lo farà devastando gli Italiani, ma è un dettaglio, o scendendo dall’ottovolante che le procura tante preoccupazioni. Così tanto da pubblicarle anche in un libro. A dimostrazione che finché c’è chi compra qualsiasi cosa, chiunque potrà continuare a scrivere la qualunque. Sarà il caldo.
Chissà se Meloni e Armata Brancameloni si sono accorti che dal discorso di Mattarella è uscito un solo vincitore e si chiama Crosetto. E’ possibile ipotizzare che se ne siano accorti e non gli piaccia per niente.
(26 agosto 2023)
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