di G.G.
Ricorderete quel ministro che era già ministro e che oggi è ancora ministro che si scagliava contro le accise dicendo che andavano azzerate o qualcosa di simile, vero? Ricorderete quella presidente di partito di destra oggi anche presidente del Consiglio che sceneggiava di accise con video preparati (male) per l’occasione frazionando il prezzo della benzina tra ciò che andava allo stato e il valore reale di mercato del prezzo del carburante?
Tutto appartiene al passato: l’uno è impegnato a prendersela con Saviano sproloquiando di mafie senza dire che Saviano è sotto scorta perché le mafie lo vogliono morto e l’altra si è intestata un piano Mattei sui migranti [sic] che non le lascia tempo nemmeno per l’ordinario, figurarsi per preoccuparsi di ciò che pagano gli italiani. Così hanno trovato una soluzione, un colpo di genio. Come sempre.
Affidandosi ad abili copywriter – rigorosamente di destra, in linea con il nuovo Minculpop – hanno preparato cartelli informativi che dicono agli automobilisti quanto costa il carburante, in media, in ogni regione e, ma solo per le autostrade, a livello nazionale. Da rimanere carbonizzati di fronte alla potenza di tanta geniale energia.
L’agognata apparizione dei cartelli informativi, così come l’altra geniale trovata degli SMS dell’Inps (sbagliati), avviene proprio mentre gli Italiani se ne stanno in panciolle nel caldo mese d’agosto (i fannulloni) o si godono le ferie (i meritevoli). Davvero per il governo Meloni la serenità degli Italiani tutti, belli e brutti, viene prima dell’importanza del rendere i vitalizi ai parlamentari, prima di quella questione secondaria legata a quel parlamentare che è in galera, ma percepirebbe secondo i maligni addirittura novemila euro al paese (probabilmente una delle tante bufale della sinistra), prima delle riforme costituzionali che una scellerata riforma delle camere ha reso necessaria, prima del mantenere le promesse da campagna elettorale.
(1 agosto 2023)
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