Scrive Sandro Ruotolo, responsabile informazione del PD, che Facci su Libero parla della vittima della tristissima questione dell’Augusto Pargolo come di “una ragazza di 22 anni indubbiamente fatta di cocaina prima di essere fatta [sic] anche da Leonardo Apache La Russa?”, così. Come l’abbiamo scritto. E si chiede, Sandro Ruotolo, se “può la tv pubblica essere affidata a chi fa vittimizzazione secondaria?”. Ma se la fa la seconda carica dello Stato la battuta che poi ritratta, possiamo forse aspettarci che le corazzate berlusconiane, anche tali anche post-mortem possano viaggiare su binari diversi?
Poi anche Facci torna sui suoi passi, torna sul complesso di Calimero, e si discolpa: “Riscriverei quella frase? No, perché conta un solo fatto: che la frase non ha portato niente di buono e che ha fatto malintendere un intero articolo” che gran cosa il pentimento, vero? “La professionalità innanzitutto, l’orgoglio personale poi”. Poi naturalmente si sofferma sulla polemica nata sul nulla – si decida, o la frase era infelice o la polemica è sul nulla – affermando che da giorni si cercava un incidente per investirne la Rai che gli ha proposto una roba non ancora “formalizzata”. Aprono bocca per dargli fiato e scrivono per apparire arguti e poi se la prendono.
Intollerabili le parole di Facci sulla violenza. La presa di posizione delle CPO di Ordine, @FNSI,@USIGRai e GiULiA giornalistehttps://t.co/hNG5tQk4B0 pic.twitter.com/uqXH1f3EUB
— Ordine Nazionale dei Giornalisti (@ODG_CNOG) July 9, 2023
(9 luglio 2023)
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