Usiamo il condizionale, ma perché in realtà nulla si sa di certo di ciò che sta succedendo in Russia, e qualsiasi affermazione troppo azzardata sarebbe, appunto, un azzardo ingiustificabile. La brigata Wagner avrebbe occupato Rostov e starebbe marciando su Mosca. Il presidente Putin avrebbe lasciato Mosca, ma potrebbe esserci tornato disattivando il radar del suo aereo presidenziale. Le truppe cecene sarebbero in caccia delle Brigate Wagner di Evgeny Prigozhin che hanno lasciato il teatro di combattimento in Ucraina e sono entrate in territorio russo occupando Rostov-sul-Don, la più grande città della Russia meridionale e punto chiave dell’offensiva di Mosca contro Kiev.
Lo stesso Prigozhin, ex alleato di Mosca, ha chiesto un incontro “immediato” alla leadership militare russa dichiarandosi pronto, se il capo dello stato maggiore Gerasimov e il ministro della Difesa Shoigu non si recheranno a a Rostov-sul-Don, a marciare verso Mosca con 25mila uomini. Durissima la risposta del presidente russo, Vladimir Putin, che in un appello alla nazione registrato e diffuso in mattinata ha parlato dell’azione della Wagner come di “una pugnalata alle spalle al popolo e al Paese”.
Le notizie sono confuse su tutti i media internazionali che siamo in grado di leggere e tradurre dalla lingua originale, e quanto abbiamo scritto è un breve riassunto di ciò che abbiamo letto a nostra volta. La situazione potrebbe chiarirsi ulteriormente, e dovrà chiarirsi ulteriormente, nelle prossime ore. Gli esperti di geopolitica ipotizzano che Evgeny Prigozhin voglia costringere Putin a ritirarsi dall’Ucraina e porre fine alla guerra, ma la propaganda russa parla apertamente di “colpo di Stato”. Secondo France Presse Lukachenko avrebbe negoziato una soluzione con Prigozhin per porre fine alla crisi.
(24 giugno 2023)
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