d Claudio Desirò
Il nuovo corso PD, targato Elly Schlein, sottolinea una continua confusione contenutistica di un centrosinistra coalizzato nelle piazze e negli slogan, ma a corto di idee e progetti utili al Paese. Al grido di “tutti uniti contro”, nei desiderata del Segretario PD, con Calenda, Conte e sinistra massimalista, si intravede una coalizione definibile come il polo populista per gli atteggiamenti, per la metrica utilizzata, per le non-proposte portate avanti e per le proteste “di piazza”, strumentali ed utili unicamente a cercare di raccattare del consenso di pancia di scarso valore.
Una settimana iniziata con i baci e gli abbracci tra la Schlein e Conte alla manifestazione in cui Grillo ha evocato le brigate col passamontagna e che ha visto “una scoppiettante” Direzione Nazionale PD in cui il Segretario, tra la citazione di un cantante ed un altro, non portando avanti alcun progetto o novità, si è esibita in attacchi personali a 360 gradi, senza far mancare le inevitabili frecciate a Renzi. Il suo nemico numero uno, evidentemente, che già fu il nemico preferito dei 5 stelle, quando raggiunsero il loro apice. Corsi e ricorsi della storia.
Un PD a vocazione populista che, per numeri e non per merito, guida un’opposizione parlamentare sempre pronta a denunciare presunte derive autoritarie che, probabilmente, vedrebbe di buon occhio pur di sopravvivere a se stesso. Derive denunciate anche per la Riforma Nordio (vedremo come uscirà dal parlamento) che, invece, va per ora in tutt’altra direzione, ponendo finalmente qualche limite al giustizialismo imperante e definendo dei nuovi, piccoli, parametri per un sistema giustizia di respiro liberale come previsto dalla Costituzione. Posizione PD criticata anche dai sindaci Dem che, con voce univoca, hanno pesantemente criticato la nuova linea giustizialista presa dalla segreteria nazionale.
Un PD che, come i populisti insegnano, è sempre alla ricerca di un nemico attorno al quale provare a serrare le fila e, per questo, si arriva al punto di andare anche post-mortem, come successo a Torino, città in cui si è deciso di votare favorevolmente una mozione dei 5 stelle (sarà un caso) contro il lutto nazionale osservato 8 giorni prima per i funerali di Silvio Berlusconi. Una mozione fondamentalmente utile a raccattare consenso e non di più.
E tra uno slogan ed una canzone, ci apprestiamo ad assistere all’estate di mobilitazione annunciata dalla Schlein: che sia una mobilitazione con pinne, fucile ed occhiali?
(23 giugno 2023)
©gaiaitalia.com 2023 – diritti riservati, riproduzione vietata