In un paese nel quale tutti scrivono libri, anche la signora Nunzia della pasticceria all’angolo, lo stupore non deriva certo dal libro di una Roccella ministra pro tempore della Repubblica eletta non certo dopo un colpo di stato, ma dopo regolari elezioni e con la maggioranza dei due terzi di Italiani che sono andati a votare, stupisce che parlando di contraddittorio e inneggiando al contraddittorio la ministra pro tempore denunci poi per violenza privata chi la contestava accusandole, tutte e 29 le denunciate, di non averla lasciata esprimere. Perché la libertà di espressione per le destre oscurantiste e un po’ teocratiche in questo paese è tutto: come dimostrano le epurazioni in Rai.
Stiamo parlando della stessa ministra Roccella, ministra pro tempore, che proprio in nome [sic] del contraddittorio di cui si riempie la bocca rifiutava di incontrare i Sindaci sulla questione dell’omogenitorialità perché “Non c’è nessun confronto da fare”. Messa così sembra una posizione un po’ di comodo, ma son tempi meloniani, mica tempi di valore.
E forse la miglior maniera di contestare Roccella e ciò che ritiene di dire per il bene altrui – anche quelli che bruciavano Giordano Bruno ritenevano di fare il suo bene, e c’è da essere felici che Roccella si limiti a scrivere libri, anche se di dubbio valore e utilità non solo letterari – sarebbe stata quella di disertare in massa la presentazione, ma sappiamo di quanta pancia viva questo paese. Dunque via alla contestazione che non serve né a chi l’ha messa in piedi (la denuncia per violenza privata è una cosa seria) né a Roccella. E via alla solita storia.
Le destre oscurantiste e un po’ teocratiche che straparlano di libertà di espressione, di cultura in mano alla sinistra, e quindi si presentano con i loro cavalli di razza a riscrivere tutto ciò che la sinistra aveva già scritto meglio e in maniera sensata, capovolgendo ad uso Meloni, fanno il loro mestiere Nel frattempo chi dovrebbe parlare, le sinistre, le Schlein, i Fratoianni, insomma i soliti, invece di fare il proprio mestiere tace. E purtroppo non è nemmeno una novità.
Sulla questione del contraddittorio è poi curioso che chi ha il potere di poter limitare le libertà personali dei cittadini, di operare svolte illiberali – ci stanno provando in tutti i modi – di allineare l’Italia all’Ungheria anziché ai paesi occidentali più avanzati, gridi al contraddittorio dopo avere promulgato leggi, scritto libri sostenendo tesi discutibili, ignorando o fingendo di ignorare che i contradditori e i confronti si richiedono prima e in modo assai semplici: convocando incontri con cittadini, associazioni, movimenti, opposizioni. E non solo con i compagni di partito.
Ci sono poi gli strali di Montarulli, esponente di FdI condannata in via definitiva e riciclata alla commissione di vigilanza Rai, “certa” della sua innocenza nonostante la condanna definitiva per peculato, si scaglia contro il Salone del Libro a testimonianza della molto peculiare relazione di queste destre illiberali con ogni forma di dissenso.
(22 maggio 2023)
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