di Giancarlo Grassi
Le uscite geniali di cognati & altri ministri, per non parlare di auguste secondo cariche dello Stato e loro indimenticabili dichiarazioni, non fanno bene al governo Meloni, e fanno precipitare il gradimento di tutta la compagine governativa. Vedremo se anche stavolta il commento sarà “Così si destabilizzano le famiglie“.
E’ una sondaggio Noto che Repubblica cita qui a rendere noti i mal di pancia degli Italiani nei confronti del governo che tutto ha promesso e assai poco mantiene e a rendere noto come sia il ministro dello Sviluppo Economico Urso a guidare la classifica della fiducia ai componenti del governo con il 42%, seguito da Gennaro Sangiuliano, che si ferma al 41%. Matteo Piantedosi perde punti, e siamo appena all’inizio, con il 39%. Il ministro dell’Agricoltura e augusto cognato Francesco Lollobrigida perde oltre quattro punti, perdono consenso anche Raffaele Fitto (33%) e Carlo Nordio (31%), entrambi con una flessione del 4%.
In generale, secondo il sondaggio, la fiducia nella totalità del governo è del 31,3% – e continuano a dire “sono gli Italiani” che vogliono questo e quello, perché è sempre bene puntare il dito contro qualcuno, come è buona abitudine di queste destre: dodici i ministri sopra la soglia indicata, gli altri sono sotto.
Nemmeno alla presidente del Consiglio butta bene: nelle ultime settimane la fiducia alla Presidente Meloni si è ridotta di 4 punti passando dal 46 al 42%. Tra i vari provvedimenti che non brillano per popolarità il geniale progetto di legge contro i forestierismi del vicepresidente della Camera Rampelli: il 61% degli italiani non è favorevole e il 75% considera la questione trascurabile. Anche i pifferai magici perdono popolarità, prima o poi.
(22 aprile 2023)
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