di Silvia Morganti
Cade oggi la ricorrenza annuale Transgender Day of Visibility (TdoV), la Giornata Internazionale della visibilità Transgender dedicata alla sensibilizzazione contro le discriminazioni verso le persone transgender in tutto il mondo.
Ricordiamo che in Italia non esiste una legge sull’omobitransfobia e che le persone trans vengono continuamente discriminate, abusate e molestate. Inoltre, vengono ostacolate nell’inserimento sociale, scontrandosi con realtà che rendono difficoltoso l’affitto di un appartamento o l’inserimento nel mondo del lavoro.
La giornata fu fondata dall’attivista transgender statunitense Rachel Crandall nel 2009 evidenziando il fatto che non esistevano giornate specifiche per la visibilità della comunità transgender all’interno della comunità LGBTQI+, dato che l’unica data dedicata era il Transgender Day of Remembrance, che ricorda le vittime di odio transfobico: “Volevo un giorno in cui potessimo celebrare i vivi e volevo un giorno in cui in tutto il mondo potessimo stare tutti insieme”, dichiara Crandall. Nel 2014 la giornata fu adottata dagli attivisti LGBTQI+ a livello internazionale.
A differenza della Transgender Awareness Week, che cerca di far conoscere e sensibilizzare la società sulle persone transgender, la Giornata del TDOV vuole celebrare le persone transgender e il coraggio necessario per vivere apertamente e autenticamente.
Il TDov di Roma ha organizzato in via dei Volsci 159 alle ore 19, per questa giornata, un’intera serata dedicata: “Gli argomenti dei panel sono densi e ci aspettiamo un bel dibattito. Alternarli con stand up comedy, concerti e dj set completa l’intrattenimento, permettendoci di raccontare le nostre storie in modo più leggero” dichiara Leone Orvieto, parte del coordinamento di TDov Roma.
Alle 20.30 presso il cinema Giulio Cesare verrà proiettato “C’è un soffio di vita soltanto” docu-film di Matteo Botrugno e Daniele Coluccini dedicato alla vita di Lucy Salani, donna transgender italiana sopravvissuta all’Olocausto e morta lo scorso 22 marzo. Il ricavato di ogni biglietto andrà a supportare il progetto “Affermazione vocale ed espressiva: percorsi di logopedia per persone transgender” organizzato da Arcigay Roma e Azione Trans con Circuito Cinema.
Domani sabato 1 aprile si terrà, sempre a Roma, la prima manifestazione in Italia dedicata ai diritti delle giovani persone transgender. “Protect Trans Youth”, è il titolo dell’iniziativa promossa dall’associazione Gender X, associazione fondata nel 2018 per la promozione dei diritti dei giovani trans; “Nel nostro paese non vediamo ancora riconosciuti e garantiti pienamente i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza per le persone trans, esposte a bullismo e violenza transfobica e a isolamento sociale. Per questo nasce l’iniziativa “Protect Trans Youth”, per far conoscere le criticità della situazione italiana e avanzare proposte concrete di fronte alle istituzioni: dalla carriera alias a percorsi di formazione per il personale scolastico, fino al supporto alla genitorialità e alla tutela della sicurezza e del benessere psico-fisico dei giovani in tutti gli aspetti. Le voci e i racconti delle ragazze e dei ragazzi saranno al centro della giornata” dichiarano gli organizzatori.
Gioele Lavalle, fondatore e coordinatore di Gender X spiega “Sono tante le giovani persone trans che cominciano molto presto a subire violenza ed emarginazione, dai pari come dagli adulti di riferimento. Ci sono docenti che si rifiutano di usare il genere in cui i loro studenti si identificano, o che ne saltano il nome all’appello, come se per loro non esistessero, e che così finiscono per legittimare il bullismo dei compagni di classe”.
I temi principali del corteo saranno: la carriera alias, i percorsi di formazione per il personale scolastico, medico e psicologico, il supporto alla genitorialità e la tutela della sicurezza e del benessere psico-fisico dei giovani in tutti gli aspetti. Il corteo partirà alle 14 da piazza dell’Esquilino e si concluderà in piazza Madonna di Loreto. Rivendicare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza anche per le persone trans è un dovere di tutti e tutte.
(31 marzo 2023)
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