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Medici Senza Frontiere, testimone diretti del dramma della Turchia #videonotizia
Il 15 febbraio, in collaborazione con la Turkish Medical Association, un team di Medici Senza Frontiere (MSF) ha donato diversi generi di prima necessità alle persone colpite dal terremoto nella città di Adiyaman nel sud della Turchia. Kit igienico sanitari, fornelli da campo, biancheria intima invernale, pannolini e cibo per bambini sono stati distribuiti a più di 50 famiglie nel nuovo campo creato per i sopravvissuti al terremoto. La città di Adiyaman, con circa 300.000 persone, è stata una delle aree più colpite dal terremoto. La maggior parte degli edifici sono stati danneggiati o risultati inagibili, lasciando migliaia di persone a dormire all’aperto, in ampi campi, insediamenti di fortuna o auto private. Come in altre aree colpite dal terremoto, le équipe di MSF si stanno coordinando con varie organizzazioni locali per fornire assistenza ai sopravvissuti. "Sono uno studente, studio inglese all'università. Prima del terremoto ero pieno di sogni" dice Nazlican, 22 anni. "Volevo fare uno scambio Erasmus in un altro Paese. Ma tutto è cambiato nel giro di pochi minuti quella notte. Non posso più studiare e la nostra situazione ora è molto difficile. Stavo dormendo in una camera da letto al primo piano di un edificio di tre piani quando ha iniziato a tremare. Ho cercato di proteggere mia sorella minore. Quando le scosse sono cessate, ci ha raggiunto anche nostra madre. Siamo usciti in strada. Pioveva, era molto buio e faceva freddo. C'erano molte scosse di assestamento. Siamo rimasti in macchina. Pensavo che saremmo morti. Abbiamo perso tutto. Avevamo un’ipoteca su questo appartamento ad Adiyaman. Avevamo un’altra casa in un villaggio vicino a Malatya, ma anche quella è stata distrutta - mio padre è andato a controllare. Viviamo in questo container dove ci siamo trasferiti da 10 giorni. È uno spazio piccolo per noi sei, i miei genitori e i miei tre fratelli”.