di Daniele Santi
Per la gioia di chi c’è cascato siamo al ritorno del Minculpop. Il partito della presidente del Consiglio comincia ad allargarsi all’interno di quello che è il loro abituale comportamento: vincere le elezioni equivale a un plebiscito dunque bisogna cambiare tutto affinché la destra trionfi. Dal 1920 non sono cambiati mai. E fanno i moderni.
E’ la volta, ora, del sottosegretario alla cultura Mazzi per il quale sarebbe giunto il momento di cambiare i vertici rai perché “Fate una narrazione unidirezionale, deve essere invece completa. Rappresento una parte politica che ha sfiorato il 30%” – in realtà ha toccato il 26,6%, e stare sotto di 3 punti e passa una soglia non è sfiorare. E’ matematica non narrazione unidirezionale – “e siamo i difensori dei valori tradizionali. Esprimeremo dei nuovi dirigenti. Non so quando, non dipende completamente da me, ma penso che saranno cambiati i vertici Rai”.
Ecco così servito, dalle pagine del Corriere mica da quelle di un pericoloso quotidiano comunista, il nuovo modello di Minculpop a guida Fratelli e Sorelle d’Italia con tanto di suggerimenti a chi cerchi lavoro su ciò che va detto e cosa invece va taciuto. Cambiano nome, ma nella sostanza non cambiano mai.
(11 febbraio 2023)
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