di Daniele Santi
Cinque diverse città toscane in una giornata densa di impegni per la candidata alla segreteria del PD Elly Schlein, accolta da uragani di applausi nelle tappe che abbiamo seguito, preceduta sul palco dal candidato della sua mozione alla segreteria regionale del partito in Toscana, Emiliano Fossi – abbiamo notato che è già di moda il look Bonaccini, per essere più realisti del re.
Schlein è potentissima, idee chiare, di sinistra senza se e senza ma, ben piantata sulle sue radici culturali di donna cosmopolita che sa cosa vuol dire difendere i diritti delle donna al di là, molto al di là, di ogni ideologia; elenca uno a uno con grande chiarezza e quasi senza nominarli, tutti gli errori del PD, che sono stati tanti e nessuno ne ha mai parlato prima (se non lei e il suo concorrente Bonaccini in Emilia-Romagna), elenca una serie di punti da cui far ripartire il PD spalleggiata, nella tappa di Viareggio, anche da Laura Boldrini. Parla di donne, di economia, di lavoro in più occasione, di uguaglianza sociale, ricorda cosa sono queste destre che non hanno paura di fare le destre quasi a ricordare che il PD ha troppa paura di essere sinistra, rivendica i diritti per le persone LGBTI e le famiglie omogenitoriale. Infiamma ed entusiasma la platea quando parla di pace, diplomazia e della necessità di risolvere il conflitto in Ucraina anche attraverso i negoziati perché le armi, a un certo punto, devono tacere. E’ certo che comunque andranno congresso e primarie Elly Schlein c’è.
(6 febbraio 2023)
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