di Giancarlo Grassi
Così mentre i giornali mainstream titolano a tutto campo dei passi indietro di Meloni, della riscrittura del decreto per diminuire le accise, la lideressa di Fratelli e Sorelle (e cognati) d’Italia e presidentessa del Consiglio ci conferma nei fatti che di passi indietro non ce n’è stato neanche uno e che l’eventuale diminuzione della accise avverrà qualora aumenti il gettito Iva, che considerando come si guarda ai grandi evasori o agli evasori totali in questo paese è come aspettare una battuta divertente da Rampelli. Tanto per stare in tema.
Meloni imbocca così con cieca determinazione e fanatica applicazione al metodo Meloni, che non sa nemmeno lei quale sia, la strada del suicidio politico sostenuta in toto da Lega e Forza Italia che da giorni gridano urbi et orbi: al governo fanno tutto Meloni e Giorgetti. Perché i cecchini sanno sempre dove posizionarsi per sparare. E’ un po’ più cieca la propaganda invece, che oltre a vederci poco è anche smemorata. Visto il putiferio scatenato dal caro carburante e da tutti gli altri aumenti che vengono dal governo che ha promesso miracoli sapendo di non poterli fare (l’avete votato e ve lo godete), suona esilarante il siparietto secondo il quale da “Fratelli d’Italia non abbiamo mai promesso la cancellazione delle accise”. Il web ha una memoria di ferro, senza scomodare l’imbarazzante video con comparse della leader.
“Non ho mai promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina”, sostiene la premier #Meloni in un video. Perché allora sul programma elettorale di Fratelli d’Italia, pagina 26, paragrafo 17, c’è scritto proprio questo? pic.twitter.com/pIbBMW04UU
— Partito Democratico 🇮🇹 🇪🇺 (@pdnetwork) January 12, 2023
Dunque siamo al solito giochino delle destre che tocca ripetere e ripetere: promettono l’impossibile, gli italiani ci cascano, non possono mantenere l’impossibile e quindi non hanno promesso niente e quando non sanno cosa dire parlano di coperta corta o danno la colpa al governo (ai governi) di prima. La riflessione non è nemmeno sbagliata, ma dato che si contestano i precedenti cattivi governo, in vista del futuro si dovrebbe almeno cercare di agire per il bene del paese, ma è un dettaglio.
Perché Fratelli, sorelle e cognati d’Italia non possono smentirsi, nemmeno sulle accise: da qui il celebre detto agge a morì accis. Il suggerimento, momentaneo e molto al di là di ciò che aspetta Meloni e l’Italia tutta, sarebbe quello di studiare una misura per sterilizzare le promesse fatte in campagna elettorale. Un bel bagno di umiltà che non fa mai male.
(13 gennaio 2023)
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