di Redazione
Meta Platforms Inc., che controlla Facebook, ha accettato di pagare 725 milioni di dollari per risolvere una causa collettiva che accusa il gigante dei social media di aver permesso a terzi, tra cui Cambridge Analytica, di accedere alle informazioni personali degli utenti. Lo scrive Il Sole 24 Ore.
Secondo il quotidiano, che cita affermazioni dei querelanti in tribunale, si tratta del più “grande recupero mai ottenuto in un’azione collettiva sulla privacy dei dati e il massimo che Facebook abbia mai pagato per risolvere un’azione collettiva privata”.
La società di ricerca britannica collegata alla campagna presidenziale di Donald Trump del 2016 aveva ottenuto l’accesso ai dati di ben 87 milioni di abbonati della rete di social media.
(23 dicembre 2022)
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