di Giancarlo Grassi
Questa storia del Qatargate, come lo hanno chiamato, è veramente uno schifo. Uno schifo che ci siano persone che sfruttano la loro posizione per farsi pagare da una potenza straniera e fare propaganda a un regime per il quale i diritti umani non valgono più della carta igienica. Certo chi in Italia oggi si stupisce additando le sinistre, dovrebbe guardarsi in casa.
Ancora più schifo fa la propaganda di chi per una volta, una delle rare volte, è rimasto fuori da uno scandalo di corruzione e ci tiene a marcare il territorio facendo sapere che i colpevoli sono di sinistra. Abbiamo già scritto da qualche altra parte quanto stiano godendo dimenticandosi che almeno a sinistra si vergognano e non candidano a cariche istituzionali corrotti o corruttori – è successo, è successo – né propongono la libera elezione di condannati in primo grado modificando una legge.
Schermaglie interne di quelli che si sentono migliori di altri a parte – ché bisogna pur far dimenticare che il governo che si presiede va all’indietro mentre grida andiamo avanti, in un inconsapevole omaggio al Tribuno del ventennio che mandava avanti gli altri – tutta la faccenda puzza di schifo umano da lontano. E il comportamento degli indagati, se confermato, è vergognoso.
(14 dicembre 2022)
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