di Redazione
Le porte tagliafuoco, note anche come porte antincendio, sono sempre più diffuse nell’ambito dell’edilizia moderna poiché offrono una protezione maggiore in caso di incendi, evitando la propagazione di fiamme e fumo all’interno di un edificio.
Queste porte, bloccando il propagarsi dell’incendio, danno più tempo alle persone di scappare e consentono di far intervenire tempestivamente i soccorsi riducendo notevolmente i rischi.
Per quanto riguarda la struttura, le porte tagliafuoco sono composte da una serie di materiali opportunamente mixati tra di loro come acciaio, legno, sezioni di vetro e strati di vermiculite. Si differenziano per due peculiari caratteristiche: l’autochiusura e la resistenza al fuoco. Grazie ad appositi dispositivi come il chiudiporta o le cerniere a molla, le porte si chiudono automaticamente quando ravvisano un pericolo e restano aperte in condizioni di sicurezza. Alcuni modelli sono dotati anche di particolari guarnizioni che, in seguito al calore, si gonfiano ma non si fondono e quindi non rilasciano fumi nocivi e pericolosi.
Fino al 2018 la resistenza delle porte tagliafuoco veniva valutata secondo tre standard: resistenza, ermeticità e isolamento termico, inteso come capacità di ridurre la trasmissione di calore.
Oggi, con l’introduzione delle normative europee UNI EN 1634, le porte tagliafuoco sono caratterizzate da altri parametri di resistenza al fuoco.
Uno viene indicato con la lettera E, intesa come resistenza meccanica e tenuta; l’altro con la lettera EI, intesa come isolamento termico. Quest’ultimo parametro viene affiancato anche da un numero che indica quanti minuti una porta è in grado di resistere al fuoco.
Negli edifici pubblici destinati ad ospitare le persone è obbligatoria l’installazione di almeno una porta tagliafuoco.
Anche in molti edifici privati sono richieste le porte antincendio, soprattutto dove sono conservati e stoccati materiali infiammabili. In ambito residenziale queste particolari porte sono utilizzate principalmente per i garage.
Negli edifici dove sono obbligatorie le porte tagliafuoco è richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco che, dopo un’attenta valutazione, rilasceranno il nulla osta se tutto è perfettamente funzionante.
Le porte tagliafuoco, per garantire prestazioni elevate, devono infatti essere installate correttamente e secondo gli standard previsti dalla normativa. Non devono ad esempio essere presenti spazi vuoti, che favorirebbero il passaggio dell’ossigeno che alimenterebbe l’incendio. Benché le porte tagliafuoco siano importantissime per ridurre il rischio di incendi, rappresentano solo un ingranaggio del complesso sistema antincendio.
Un impianto antincendio è infatti dotato di tantissime componenti come centralina, rivelatori, sirene di allarme, bombole di gas e combinatori telefonici e tutti devono funzionare perfettamente. Se uno solo di questi elementi non funziona, l’intero sistema antincendio rischia di andare in tilt e non garantire la protezione necessaria.
Per questo motivo è importante affidarsi a partner professionali come GSSI, azienda specializzata in sistemi antincendio nella provincia di Torino, dalla progettazione alla realizzazione dell’impianto, compresa l’installazione e la manutenzione di porte e portoni tagliafuoco.
Con tutte le componenti dei sistemi antincendio perfettamente funzionanti viene garantita la massima tutela e protezione in caso di incendio in qualsiasi tipologia di edificio.
(4 dicembre 2022)
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