di Giancarlo Grassi
Meno male che in mezzo a tanti problemi seri, a tante questioni legate alla sopravvivenza quotitidiana, ai conti da pagare, al lavoro che non c’è, a tre milioni di medici che non ci sono più, c’è l’affondo quotidiano opimo di saggezza del sottosegretario di Fratelli d’Italia di turno.
Oggi, a titolo di distrazione di massa quotidiane, era la giornata del sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, meloniano, che ha detto la sua sull’efficacia dei vaccini sul Covid affermando che “Non c’è prova che senza vaccini la questione Covid sarebbe stata peggio”. Ha poi aggiunto altro, perché di gloria non s’è mai sazi, come ricordiamo spesso, aggiungendo che “Per larga parte della pandemia l’Italia è stata prima per mortalità e terza per letalità, quindi questi grandi risultati non li vedo raggiunti”.
La destra boccalona ha da oggi un nuovo eroe. Si scatena, naturalmente, la polemica politica. Perché anche parlare a vanvera di Covid è meglio che parlare di tutte le promesse da campagna elettorale che Fratelli d’Italia, la presidente del Consiglio e tutto il governo non stanno mantenendo.
Un sottosegretario alla Salute che nega i #vaccini non può rimanere in carica. #Gemmato #Restart #art54Cost
— Enrico Letta (@EnricoLetta) November 15, 2022
(15 novembre 2022)
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