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Il furore antimigranti della destra riesce a dividere in “serie a” e “serie b” anche i disperati

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di Giovanna Di Rosa

Non ci si poteva aspettare nulla di diverso e il 44,4% di Italiani che hanno votato le destre, su un totale di 66,6% di votanti totali, hanno votato Salvini, Meloni e compagnia anche perché poi facessero quello che stanno facendo. Sono certa di non essere lontana dalle realtà se affermo che nemmeno loro potevano immaginare che Salvini, Piantedosi e Crosetto riuscissero a dividere anche i disperati in “disperati di serie a e serie b”.

Il carico residuale, come lo hanno definito dalle destre (o il viaggio organizzato come ha preferito in maniera ridanciana blaterare un comico di poco talento durante la diretta mattutina di una radio nazionale, offre ancora una volta al mondo lo spettacolo indegno di un governo che riparte da dove Salvini aveva lasciato in un furore razzista disumano e diseducativo che dimentica di dire che questo è il risultato di una legge ancora in vigore che si chiama Bossi-Fini e che proprio la Lega fortissimamente volle e che solo l’intervento di Gianfranco Fini riuscì a stemperare nei suoi aspetti più duri. Ma non in quelli che rendono quasi impossibile lo stabilire le famose quote grazie alle quali chi vuole entrare in Italia regolarmente riesce a farlo in accordo con la Legge.

Mentre stiamo scrivendo dai confini-colabrodo dell’est dell’Italia entrano decine e decine di migranti irregolari che entrano a loro volta in Italia, in silenzio e nel silenzio del Governo, impegnato a dare spettacolo – uno spettacolo indecoroso – con le vite degli altri a beneficio delle televisioni che fanno audience trasmettendo in diretta gli Help Us!!! dei migranti dagli oblò delle navi. Naturalmente la colpa è dell’UE, ma anche in quel caso si dimentica che chi blocca gli accordi sulla redistribuzione dei migranti è, ancora una volta, l’Ungheria di Viktor Orbán che alla presidente Meloni, fino a qualche settimana fa, faceva comodo per la sua propaganda. Una vergogna nazionale. Come i campi di concentramento libici, dai quali non si torna più indietro.

Cortina di fumo: perché il governo Meloni non potrà mantenere nessuna delle promesse fatte in campagna elettorale e se la prende con le minoranze. Coi migranti siamo appena all’inizio.

 

(7 novembre 2022)

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