di Giancarlo Grassi
Mentre a Predappio sfilava ogni sorta di fascismo con tanto di omaggio spagnolo alla figura del Duce “que ha hecho tanto para España y hemos venido para agradecerle” – “Mussolini ha fatto tanto [sic] per la Spagna e siamo venuti a ringraziarlo” – e come potrebbe essere diversamente, con l’allegra complicità di certa televisione che fa macelleria dell’informazione ci si focalizzava sul rave di Modena.
E con una provvedimento lampo. chiamasi decreto legge di quelli che Meloni contestava dall’opposizione, si lavorava a una misura restrittiva che prevede la reclusione da 3 a 6 anni, multe da 1.000 a 10.000 euro e si procede d’ufficio “se il fatto è commesso da più di 50 persone allo scopo di organizzare un raduno dal quale possa derivare un pericolo per l’ordine pubblico o la pubblica incolumità o la salute pubblica”. In caso di condanna, “è sempre ordinata la confisca delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato e di quelle utilizzate per realizzare le finalità dell’occupazione”, come scrive Repubblica.
Si comincia coi rave e vedremo chi saranno i prossimi. Pare che nella lista delle priorità non entrino, per ora, le manifestazioni nostalgiche del Ventennio, dichiaratamente in contrasto con la Costituzione antifascista.
(31 ottobre 2022)
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