di Giovanna Di Rosa
Mentre Meloni si prepara alla fiducia della Camera, il gotha salviniano si autocelebra con Borghi e gli anti-euro con Giorgetti al seguito, non prima di avere proposto la sua brava prima nazionale della nuova guerriglia contro i migranti nella speranza di svuotare di voti Fratelli d’Italia come già gli successe con il M5S.
Il minaccioso agitarsi del leader leghista dell’8,1% che è meno di un terzo dei voti di FdI (tutti voti della leader, non del partito), sembra essere un avvertimento proprio nei confronti della presidente del Consiglio alla quale, fin dalle prime battute, Salvini non vuole dare tregua nella speranza di scavalcarla nuovamente a destra. I migranti sono solo la prima tappa: poi ricomincerà con l’Ital-exit, con la battaglia all’euro, con le unioni civili a giorni alterni. Perché Salvini è così. Prevedibile.
(24 ottobre 2022)
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