di Giancarlo Grassi
Essendo l’invidia una bruttissima bestia, e le sconfitte brucianti qualcosa di ancora peggiore, subito dopo le iniziative di Salvini e della Lega, con il peso delle nomine ancora da valutare (ci sono un esercito di sottosegretari e persino Lupi rivendica poltroncine), ecco Mulè a chiedere lo scalpo di Tajani. La colpa di Tajani?
Siccome “Meloni ci ha delusi, Tajani si dimetta da coordinatore di Forza Italia”. Insomma lo scalpo del ministro degli Esteri per lavare l’onta della sconfitta elettorale e dell’irrilevanza nella coalizione. Poi il carico da undici: eliminiamo “i doppi incarichi: chi ne ha uno di governo, lasci quello nel partito”, una dichiarazione degna del peggior PD. Anzi: degna del PCI.
Insomma attacco frontale al ministro degli Esteri nel momento della guerra russa contro l’Occidente. Senza affidarsi a dietrologie inutili, qualcosa vorrà pur dire.
(24 ottobre 2022)
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