di Giovanna Di Rosa
Parte dalla Liguria la crociata meloniana contro la 194, e parte con una proposta di Legge depositata in giunta regionale che imporrebbe la presenza di sportelli pro-vita gestiti da associazioni (quali non si sa, chi le sceglierà non si sa, ma si sa da che parte staranno) negli ospedali dove si praticano gli aborti.
Siccome però bisogna attaccare a testa bassa, e attaccare le persone che difendono le leggi e non quelle che le vogliono cancellare, in piena coerenza con la realtà capovolta che alberga troppe inutili teste, non si organizzano manifestazioni di piazza per contestare chi la 194 la attacca, ma chi le donne va in piazza per difenderle.
E’ ciò che è successo a Laura Boldrini, in manifestazione all’Esquilino insieme a “tante donne, tante associazioni e realtà molto diverse” quando la piazza è stata raggiunta da “tre ragazze insieme a un gruppetto con i telefonini pronti per riprendere. Non volevano dialogare ma attaccare” che attaccavano Boldrini per negare “l’importanza di unire le forze tra chi è nelle istituzioni e chi è fuori”, cosa ritenuta evidentemente più importante della difesa della 194 dall’attacco teocratico, oscurantista e misogino.
Alla manifestazione erano presenti anche Monica Cirinnà, Cecilia D’Elia, Marta Bonafoni oltre le ragazze che volevano lo show. Dicasi show-girl. Il video dell’attacco a Boldrini è stato naturalmente postato ed ha ricevuto migliaia di visualizzazioni. La realtà capovolta che alberga troppe inutili teste quello cerca? Postare video e fare like? O dare risposte partecipate e unitarie?
(30 settembre 2022)
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