di Giovanna Di Rosa
Meloni ha fiducia in Berlusconi e Salvini anche se, aggiungiamo noi, dicono esattamente il contrario di ciò che afferma lei in quello che non è solo un gioco delle part. Ma la famiglia felice delle destre da mulino nero non va messa in crisi. La guerra inizierà il 26 settembre subito dopo i risultati e i proclami di onnipotenza dagli schermi di ogni televisione e dai microfoni di ogni radio.
“Mi sento assolutamente ottimista” e sappiamo che l’ottimista agisce sulla realtà reale non su quella virtuale “ci può essere adesso qualche piccola polemica, ma siamo in campagna elettorale, è normale che ciascun partito cerchi di segnalare la sua diversità” che significa anche strutturare tre programmi radicalmente differenti l’uno dall’altro e offrire tre visioni del post 25 settembre radicalmente opposte. Questo nel rispetto della granitica unità delle destre che, rispetto ad Orbán e Putin sembra più maionese che roccia.
Ma Meloni, presidente di Fratelli d’Italia, era intervistata alla festa nazionale della Confederazione Aepi dal direttore dell’Adnkronos Gian Marco Chiocci e qualcosa sull’unità delle destre, che non è affatto tale e lei lo sa, doveva pur dirla.
(18 settembre 2022)
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