di Daniele Santi
E’ interessante visitare numerosi gruppi grillini che improvvisamente hanno cambiato nome intitolandosi al nuovo gruppo politico di Luigi Di Maio, per poterlo insultare meglio. Si tratta di insulti gratuiti mirati a screditare Di Maio gratuitamente in accordo, va detto, con quanto fatto dall’attuale ministro degli Esteri in passato con suoi avversari politici.
Non si tratta di un endorsement a Di Maio, non rientra certamente ma quello che qualcuno ha definito con disprezzo Giggino a’ pultrona, ha fatto una scelta – pubblica – precisa quando ha detto: “Basta odio”. Una scelta che ha generato odio. Così nel perfetto dualismo delle ambiguità grilline ecco la dimostrazione che a muovere le politiche del movimento sono l’odio e l’invidia sociale.
Un populismo ancora più gretto dell’immaginabile. Se immaginabile può essere l’inimmaginabile.
(24 luglio 2022)
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