di Giovanna Di Rosa
La parlamentare la cui esistenza sembra essere legata ai sondaggi SWG che la danno al 23,8% e la cui unica proposta politica sembra essere “la Sinistra in fuga dal voto“, chissà se guarda anche gli altri sondaggi che la vedono dietro (nel frattempo Lupi straordinario [sic] a spostare l’attenzione su “PD e cannabis”, sono geniali), oggi se ne esce con “Il Parlamento è delegittimato”.
E’ la solita antica pulsione delle Destre per le quali o si fa come dicono loro (lei, in questo caso) o non c’è legittimazione. Se il parlamento è delegittimato come dice Donna Meloni di tutti i sondaggi, perché continua a starci dentro. Un parlamento delegittimato per sua definizione non ha autorità, dunque Meloni decida: o la sua carica parlamentare serve a qualcosa o non serve a niente. E’ evidente che nel primo caso il parlamento delegittimato non è.
Abilmente le Destre stanno oscurando Conte che ha lanciato la crisi, ma non ha più il pallino in mano: la politica, come sta vedendo il presidente del partito di Conte, o la sai fare anche quando è bastarda sul serio, o vai a casa. La notizia non è infatti che Conte si aggrappi al nulla, ma che le destre si riuniscono a casa di Berlusconi, non nell’ufficio di Conte. Si sono spostati alcuni pesi che vanno oltre “il giorno del giudizio” evocato biblicamente da Meloni, in un appena accennato inizio di delirio integralista a testimonianza di ciò che sarà il suo governo di tecnici – pare infatti che nella lista del “governo presunto” che sta elaborando la liderissima ci siano soprattutto tecnici, forse ad evitare i disastri del 2011 dello spread a 522,11 punti, quel Governo di cui Meloni era ministra, quello che approvò l’ora odiato (da Meloni) Mes, con possibile riesumazione di Tremonti, in una scelta che porterebbe a pensare, ad essere maligni, che dietro Meloni potrebbe esserci il vuoto.
(20 luglio 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata