21.9 C
Roma
12.8 C
Milano
Roma
pioggia leggera
21.9 ° C
22.9 °
19.8 °
49 %
5.1kmh
75 %
Lun
22 °
Mar
20 °
Mer
24 °
Gio
18 °
Ven
19 °

POLITICA

Pubblicità

ALTRA POLITICA

Pubblicità

ESTERI

Pubblicità
HomeCopertinaLa Sorella d'Italia e la realtà che non c'è. Contro lo "Ius...

La Sorella d’Italia e la realtà che non c’è. Contro lo “Ius Scholae” avanti tutta

Pubblicità
GAIAITALIA.COM NOTIZIE anche su TELEGRAMIscrivetevi al nostro Canale Telegram
GAIAITALIA.COM NOTIZIE su WHATSAPPIscrivetevi al nostro Canale WHATSAPP

di Giovanna Di Rosa

Con tutto quel che dicono e tutto quello che potrebbero dire, ma non si sono ancora inventati, bisogna soffermarsi sull’ultima campagna pubblicitaria della “sorella d’Italia” di turno: non erano bastati i numeri della leaderessa Meloni, lettura di una realtà elettorale che non è quella da lei descritta, se non nei sondaggi, che la Augusta Montaruli se ne esce con una meravigliosa scusa per affossare la riforma della cittadinanza: lo “Ius Scholae” è un prodotto delle “forze politiche che regalano la droga per le strade”.

Lei è quella che “Bud Spencer non è italiano”: un esempio, diciamo.

Urgeva così un trionfo del nulla eletto a chiacchierata da bar in aula parlamentare. La Augusta Montaruli non dice di quale partito parli, a quale partito si riferisca, né quale sia l’iniziativa in questione. Lei la butta lì come se qualcuno l’avesse chiesta, la battutona ad effetto, e si espone, come da tradizione del partito illiberale e conservatore di cui fa parte, al ridicolo. Buon pro le faccia, perché loro pensano di risollevare le sorti del mondo, a Fratelli d’Italia, riportando l’Italia al tristo ventennio.

Dunque non soltanto i négher danno fastidio agli illiberali delle sempre più estreme destre italiane, sono quelle che si apparentano con Casapound per vincere le elezioni con un punto di scarto – quando si dice la pregnanza delle proposte irrilevanti ai fini degli apparentamenti con vergogna al seguito – ma ora dà loro fastidio persino la proposta di riformare il diritto alla cittadinanza, permettendo di diventare cittadini italiani a chi abbia compiuto nel nostro paese un certo numero di cicli scolastici che significherebbe essere a conoscenza degli usi e costumi del nostro paese a sufficienza, a volte più di erti Fratelli e Sorelle d’Italia. A soffermarsi sui ragionamenti, diciamo.

La Augusta Montaruli deve avere naturalmente i suoi dubbi sulla questione, o pensare di vivere un paese diverso da quello in cui vive e percepisce un lauto stipendio per regalare le sue perle dicasi parole, e non è difficile darle torto visto che per regalare un’opinione è costretta, suo malgrado, a inventarsi un sostegno allo “Ius Scholae” da parte di “forze politiche che regalano la droga per le strade”, come scritto da Il Fatto Quotidiano. Siamo alla realtà parallela. Altro che leggere Asimov.

Viste le conclusioni, non suona quindi strano che la Augusta Montaruli (che già grida alla sua strumentalizzazione) creda che con gli studi non si possa conoscere abbastanza a fondo l’Italia da poterne essere cittadini a tutti gli effetti: e se ci si basa sulle sue uscite è difficile darle torto. Nel caso lo pensi sul serio.

Poi a leggere di certe uscite di certa politica viene voglia di stracciarla, la cittadinanza italiana, ma poi le si darebbe soddisfazione. Quindi si rimane con quella cittadinanza lì. Viene poi il sospetto, perché a pensare male si fa peccato ma difficilmente ci si sbaglia [cit.], che troppe nuove cittadinanze ai figli di migranti possano contribuire al definitivo affossamento di queste destre illiberali e conservatrici a favore di una società più inclusiva e che sia proprio questo che Sorelle e Fratelli d’Italia, con Salvini al seguito, vogliono evitare.

 

 

(1 luglio 2022)

©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata

 




 

 

 

 

 

 

 

 



Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)

Torino
cielo coperto
9.8 ° C
10.9 °
8.5 °
85 %
0.5kmh
100 %
Lun
12 °
Mar
10 °
Mer
10 °
Gio
9 °
Ven
14 °
Pubblicità

LEGGI ANCHE