di Redazione Politica
Il nuovo intervento a gamba testa di Medvedev, pedina di nessunissima importanza nello scacchiere imperialista di Putin che se ne libererà quando più gli farà comodo, pretende di sgambettare la politica dell’UE con poche, infelici parole tese a screditare “leader europei di nessuna importanza” come “Draghi” che “non è Berlusconi”.
Posto che l’affermazione rende la stragrande maggioranza degli Italiani estremamente felici, e ne siamo tutti felici, Medvedev ci dica qual è l’importanza di Medvedev.
Utilizza Telegram il presidente di Russia Unita (che precipita nei consensi e che Putin vorrebbe fuori dai piedi in una qualche anonima ambasciata del sud dell’Asia) e vice presidente del Consiglio di sicurezza della Federazione russa, per rendere noto ciò che lui pensa dei politici europei, e lo fa con la povertà di linguaggio dei civil servant quando afferma che in Europa “è chiaro a tutti che Mario Draghi non è Silvio Berlusconi” e persino in Europa ne sono felici, “e Olaf Scholz non è Angela Merkel”; se non altro per questioni di genere, anche questo è noto a tutti.
Le sue parole non hanno mosso un alito di vento in Europa, ma lui le pronuncia a fini destabilizzatori dei cittadini e dell’elettorato perché sa che in territori veramente democratici il dissenso si può esprimere. Non come nella sua Russia dove si censurano parole per volere dei nuovi Zar e un ex-delfino in disgrazia che si chiama Dimitri Medvedev per risalire la china dei favori dell’Imperatore è costretto ad essere più brutale del capo trasformandosi nel più estremista tra gli estremisti. O almeno provandoci.
(23 giugno 2022)
©gaiaitalia.com 2022 – diritti riservati, riproduzione vietata
Iscrivetevi alla nostra newsletter (saremo molto rispettosi, non più di due invii al mese)