di G.G.
Il presidente ucraino Zelensky continua a parlare di genocidio e accusa i russi di voler “ridurre il Donbass in cenere” e mentre la Russia accusa Kyiv di avere deliberatamente “sospeso i negoziati”, Zelensky rincara la dose parlando di “deportazioni e violenze” documentate. Secondo la CNN Joe Biden si starebbe preparando ad inviare armi più potenti all’Ucraina. Nel frattempo il Sindaco di Severodonetsk parla dell’uccisione di millecinquecento persone.
Sul fronte italiano cresce la preoccupazione interna per la questione migranti che potrebbero fuggire da paesi come Tunisia ed Egitto che “prendono il 50% del grano da Russia ed Ucraina e ora sono in difficoltà”, afferma la ministra Lamorgese. Anche con quell’obbiettivo di sblocco del grano in testa il presidente Draghi ha telefonato al presidente Putin che della grave crisi umanitaria che sta provocando, naturalmente se ne frega.
Da Telegram arrivano notizie sui russi che stanno tentando di attaccare Lugansk, da varie direzioni, ma non riescono a sfondare le difese ucraine, come da messaggio del capo dell’amministrazione militare regionale Sergiy Gaidai, citato da Ukrinform, secondo il quale “non riuscendo ad avere la meglio bombardano continuamente” e colpiscono “i ponti che collegano le città all’interno della regione per interrompere la circolazione”, come scrive Repubblica citando Gaidai.
(27 maggio 2022)
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