di Daniele Santi
Eccola la Lega di Salvini all’attacco dei diritti individuali affinché si capisca con chiarezza se guarda a occidente o verso Est; ed ecco la reazione di Enrico Letta conversando con alcuni giornalisti a Catanzaro: “Lo dico molto chiaramente: l’opposizione che Salvini sta facendo al governo ha superato il limite. Salvini si comporta come un rappresentante dell’opposizione, è molto più opposizione Salvini di altri che sono veramente all’opposizione”.
Lo scontro si fa incandescente perché Salvini è già in campagna elettorale, con scarsi risultati se il sondaggio SWG di oggi 23 maggio reso noto dal TG La7 di Enrico Mentana corrisponde al vero, perché la Lega di Salvini è al 15%, lo 0,6% meno di sette giorni, a sei punti dal PD, a sette da Meloni, tre punti sotto i risultati (reali) del 2018 quando andò al governo con il M5S. Scomposta e senza una strategia politica che non sia il decimale da sondaggio la reazione di Salvini, citato da Repubblica, secondo il quale “La Lega è al governo per tagliare tasse e burocrazia (…) lavoriamo per la pace in Ucraina” potrebbero farlo meglio visti i risultati, e “intanto Letta e il Pd passano il tempo proponendo ius soli, ddl Zan e cambio della legge elettorale. Vivono su Marte o vivono in Italia?”.
E lui, il leader della Lega di Salvini che viene abbandonata in corsa dai suoi esponenti che passano oltre, che vede un pezzo da novanta come Fedriga farsi la sua lista, che non riesce ad accordarsi con la sua parte politica nemmeno in Sicilia, che ha perso tutte le elezioni da Torino a Napoli con batoste memorabili, il cui segretario rimedia all’estero le figure rimediate da Salvini, lui-loro su quale pianeta vivono?
(23 maggio 2022)
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